
È aprile 2020. Quasi tutto il mondo è fermo in “lock-down” e potremmo andare incontro ad una delle peggiori crisi economiche e sanitarie dopo la Seconda guerra mondiale.
Infermieri, medici, virologi, epidemiologi e politici direttamente coinvolti nella crisi stanno lavorando duramente per affrontare le sfide connesse all’emergenza. Quello che fanno è senza dubbio un'impresa.
Gran parte delle persone è costretta a lavorare da casa, conciliando con difficoltà la vita personale con nuove sfide professionali, se non ad essere colpita dalla minaccia della disoccupazione.
Ciò che accomuna profondamente tutti, indipendentemente dalla situazione, è una condizione di grande incertezza e di impotenza, che rende impossibile rispondere alle domande sui nostri bisogni fondamentali: la salute, il lavoro, l'autonomia e la progettualità futura.
L'unica certezza sembra essere che dovremo convivere ancora a lungo con l'incertezza, imparando a non lasciarcene sopraffare.
Sarà proprio questo il tema del workshop "Navigare in tempi di incertezza": esploreremo qui quale potrà essere per ognuno il modo valido di affrontare l'incertezza preservando i propri valori e adattandosi con flessibilità al cambiamento.
Questo workshop, proposto in una azienda internazionale in cui, a seguito di un'acquisizione, si era creato un grave clima di instabilità e demotivazione ha dimostrato come un profondo riconoscimento dell'incertezza possa ri-orientare l'attenzione delle persone a intravvedere nuove opzioni di scelta.
Come affrontare l'incertezza
Come si comportano le persone quando riescono a gestire l’incertezza in modo adeguato ed ecologico? Da diversi modelli abbiamo tratto alcune caratteristiche essenziali che hanno in comune le persone che vivono e operano in situazioni di incertezza:
• Osano affrontare apertamente le loro incertezze. Non “nascondono la testa nella sabbia” e si fanno un’idea chiara e concreta di quali siano le loro insicurezze e dove si esprimono;
• Cercano di entrare in contatto con le loro certezze, connettendosi il più possibile con ciò che considerano prezioso e di valore nella loro vita.
• Si prendono cura delle proprie scelte.
Questo terzo punto sembra essere cruciale.
Il rischio di restare paralizzati in una situazione di forte incertezza è molto alto. L'unico modo per evitare questo rischio è mettersi nella condizione di avere molte alternative a disposizione.
Gli elementi alla base del workshop
Ci sono alcuni principi chiave che informano i contenuti del workshop.
1) I cambiamenti non sono di per sé né negativi né positivi. Il significato di un cambiamento dipende anzitutto dalla reazione della persona che lo vive: questa reazione può generare, a seconda dei casi, effetti positivi o negativi.
2) la resistenza al cambiamento segnala la tendenza naturale degli esseri umani a cercare momenti di stabilità nell’incertezza, ma la stabilità non può essere trovata all’esterno, come ad esempio nel posto di lavoro o nei datori di lavoro.
3) Esiste una relazione sistemica tra stabilità e cambiamento. Non è possibile pensare alla stabilità senza pensare al cambiamento e viceversa. Sono facce delle stesse medaglia: questo significa che le cose cambiano mentre provi a stabilizzarle e viceversa. La Torre Eiffel ne è un esempio: può rimanere eretta solo perché i suoi piloni di sostegno
possono muoversi.
Un altro contributo a questa visione viene da Charlie Chaplin. Un giornalista una volta chiese al grande comico come fosse riuscito a far fronte a tanta complessità nella sua attività artistica: scrivere le sceneggiature, comporre le musiche, dirigere e interpretare il personaggio principale. La risposta di Chaplin fu questa: "La prima cosa che faccio è creare il mio labirinto; poi mi ci metto proprio dentro e trovo la mia via d'uscita.”
La cosa bella di perdersi in un labirinto che ti sei creato, è che sai che c'è una via d'uscita.
Il workshop
Tutti gli elementi precedenti forniscono la base con cui lavoreremo con i partecipanti.
L'obiettivo è che i partecipanti alla fine del programma imparino a gestire le proprie incertezze. Ciò significa che hanno imparato a riconoscere che non sono vittime delle insicurezze che inevitabilmente affrontano, ma che le vedono e le usano come una preziosa opportunità per dare una direzione significativa alle loro vite e carriere.
Il Programma
1. Introduzione e obiettivo del seminario (15 minuti)
2. Stabilità e cambiamento - una dinamica sistemica (15 minuti)
3. Individuazione dei punti di stabilità interna ed esterna e le principali preoccupazioni/incertezze (individuali) (30 minuti)
4. Presentazione dei punti di stabilità e preoccupazioni + darsi reciprocamente feedback riflessivo (60 minuti)
5. Identificazione di 2 opportunità di apprendimento ed elaborazione di 3 scenari nel breve e medio termine (30 minuti)
6. Condivisione delle diverse scelte e scenari (30 minuti)
Totale: 180 minuti (3 ore)
Docente: Massimiliano Ghelfi
Partecipanti: aperto a tutti fino ad un massimo di 8 persone.
Costo: € 150,00 + iva (€ 183,00)
Date: da definire
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